Nelle ultime ore si è scatenata una polemica attorno ai risultati dei test benchmark, ovvero i test condotti per mettere alla prova le prestazioni di smartphone e tablet, riguardanti il Samsung Galaxy S4.
L’ultimo terminale di punta lanciato dal colosso sudcoreano, infatti, aveva mostrato risultati molto interessanti e positivi in merito, in particolare, alla potenza del processore ed alle frequenze raggiunte durante la procedura tecnica.
Secondo Anandtech, però, questi risultati in realtà sarebbero truccati, o meglio Samsung avrebbe progettato l’architettura interna dello smartphone per dare migliori prestazioni solamente durante i test benchmark, con un calo di circa il 10% durante l’utilizzo normale. In particolare, il clock si sarebbe elevato a 533 Mhz a differenza dei 480 Mhz che si raggiungono durante l’utlizzo quotidiano.
Samsung ha subito replicato a queste accuse, dichiarando di non aver truccato nulla per i benchmark, ma di aver settato le prestazioni del terminale in modo che possano essere sempre all’interno di una soglia di sicurezza durante un uso particolarmente intenso gestendo app e giochi, a differenza di quanto accade durante i test dove può invece raggiungere senza problemi il massimo delle performance.