Una linea sempre più forte unisce la terra e lo spazio. A breve sarà possibile visualizzare in tempo reale gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) attraverso trasmissioni Tv in diretta via satellite.
E' quanto annunciano a Sat-Café, il digital magazine di Eutelsat Italia, i vertici di Amsat Italia (associazione di radioamatori che si occupa di teoria e pratica di telecomunicazioni satellitari a livello amatoriale). L'obiettivo dell'iniziativa - precisano - è essenzialmente quello di arricchire l'esperienza formativa degli 'school contact', cioè dei collegamenti radio tra gli alunni delle scuole di tutto il mondo e gli astronauti, gestiti dai radioamatori nel quadro dell'associazione ARISS.
I "colloqui spaziali", che nelle settimane scorse hanno visto spesso protagonista Luca Parmitano, fino ad ora hanno stimolato sogni e curiosità dei ragazzi solo attraverso l'audio. Tuttavia, tra prototipi e sperimentazione, è da molto tempo che i radioamatori italiani lavorano alla svolta.
"Già nel 2004 - spiega Emanuele D'Andria, presidente di AMSAT Italia - si pensava di fare delle trasmissioni video dallo spazio. La spinta maggiore è arrivata dall'astronauta Paolo Nespoli il quale ci ha molto incentivati a proseguire su questa strada. Ed è anche merito suo - precisa - se l'ESA ha ritenuto di dover finanziare una realizzazione di questo tipo".
Il progetto, costato qualche decina di migliaia di euro, si chiama HAMTV e ora prevede l'installazione di un trasmettitore video amatoriale all'interno del modulo Columbus della ISS. Tale strumentazione, prodotta da un'azienda specializzata italiana, è parte del carico di viveri e rifornimenti a bordo del cargo giapponese che proprio nei giorni scorsi ha raggiunto gli astronauti della missione Volare. Ultimate le verifiche di compatibilità degli apparati, arriverà il momento della prima trasmissione tv in diretta dallo spazio.
Lo standard utilizzato - precisa D'Andria - "è il DVB-S che è uno standard applicato alle trasmissioni televisive satellitari, a differenza del DVB-T che è quello che è utilizzato per le trasmissioni televisive terrestri".
Il segnale - aggiunge Francesco De Paolis, segretario di AMSAT Italia e membro del comitato di selezione delle scuole di ARISS - "non viaggia attraverso i broadcast tradizionali ma è un link diretto e continuo. Quindi, chiunque, dotandosi di stazione ricevente, con dei semplici decoder commerciali e dei convertitori, potrà seguire il video trasmesso dalla Stazione Spaziale durante il tutto il suo percorso".