giovedì 22 novembre 2012
Mediaset, ruolo pay tv sempre più limitato a funzione anti-Sky
Mediaset Premium sarà sempre più un elemento al servizio delle attività di Mediaset nel campo della tv gratuita, in particolare per la sua funzione anti-Sky, perchè è difficile che riesca a raggiungere una forte autonomia in termini di redditività.
Questa l'opinione di Bernstein alla luce dell'indagine di mercato che conduce ogni anno sui clienti della pay tv in Italia.
"In passato abbiamo più volte sostenuto che Mediaset Premium fosse - indipendentemente dal suo andamento economico - un piccolo prezzo da pagare per il "danno" strategico che infliggeva a Sky Italia", dice lo studio che ricorda che nel 2006 le attese di consensus erano che la tv saltellitare di Murdoch raggiungesse in Italia i 6 milioni di abbonati entro il 2010.
Le perdite cumulate da Mediaset Premium tra il 2004 e il 2011 (dal 2012 il gruppo ha smesso di pubblicare separatamente il risultato operativo della pay tv) sono state di 291 milioni, un "piccolo prezzo da pagare - sostiene Bernstein - per sottrarre a Sky fino a 400-500 milioni di euro di ricavi l'anno".
"Andando avanti, pensiamo che questo ruolo di 'disturbo' sarà sempre più prevalente dato che appare improbabile che Premium riuscirà mai a diventare quel business ad alta redditività che inizialmente ci si aspettava che fosse", si legge nella ricerca che prevede che i ricavi della pay tv di Mediaset cresceranno in media dell'1,8% l'anno (Cagr) tra il 2012 e il 2015 per raggiungere i 572 milioni.
In base all'indagine di Bernstein, Sky ha semplificato la sua offerta e ha abbassato i prezzi dei suoi pacchetti del 5-15%, mentre Mediaset ha alzato i prezzi delle carte pre-pagate e dei pacchetti in abbonamento (easy-pay) nel tentativo di recuperare in profittabilità. Per entrambe calcio e film restano i motivi principali delle sottoscrizioni, mentre la base clienti di Sky si conferma di "un profilo socio-economico più alto".