La diffusione della notizia del lancio del nuovo sistema per ciò che
concerne il digitale terrestre ha scatenato un vero e proprio tam tam
mediatico.
Molti utenti hanno infatti “reagito” a tale notizia pubblicando (in
particolare sui social network) messaggi di protesta e commenti negativi
sulla vicenda.
La questione riguarda l’introduzione del nuovo standard per la codifica
del segnale del digitale terrestre, denominato DVB-T2, che permetterà la
visione di nuovi canali e di una qualità d’immagine migliorata.
Per accedere ai contenuti di quest’ultimo sarà quindi necessario l’acquisto di un nuovo decoder compatibile col nuovo sistema.
Il lancio di DVB-T2 è stato previsto a partire dal 2015.
A partire da quell’anno, infatti, i produttori di televisori dovranno
tassativamente distribuire sul mercato apparecchi dotati di decoder in
grado di supportare il nuovo standard.
E proprio a tal proposito molti utenti hanno espresso
perplessità circa l’acquisto di un nuovo dispositivo, soprattutto a
così breve distanza dal “primo” passaggio dall’analogico al digitale per
le tv di tutta italia (passaggio che non è stato ancora del tutto completato).
Per venire incontro a tali “inconvenienti”, i consigli al riguardo, al momento, sembrano essere due.
Il primo coinvolge tutti coloro che, a breve, hanno intenzione di affrontare una spesa per l’acquisto di un nuovo televisore.
Per questi ultimi, il suggerimento, prima di effettuare l’acquisto, è
quello di controllare che il prodotto (la tv, appunto), sia già
compatibile col nuovo sistema (DVB-T2), per evitare quindi che il
l’apparecchio diventi “obsoleto” nel giro di pochissimi anni.
La seconda questione proviene invece direttamente dalle indiscrezioni trapelate sull’intera vicenda.
Secondo quanto circolato in rete, infatti, l’attuale standard per il
digitale terrestre, e il nuovo sistema (che entrerà in funzione, come
detto, dal 2015), resteranno entrambi “compatibili” per diversi anni,
anche dopo l’arrivo del 2015.
Lo standard DVB-T (quello attuale), sarà pertanto supportato anche in
seguito all’avvento del DVB-T2, con il quale continuerà a “coesistere”
per diverso tempo.