Lo stesso decreto che cancella il beauty contest, con tutte le annesse polemiche e il rischio che in parlamento il Pdl si metta traverso, contiene anche un’altra novità che riguarda la televisione, più nel dettaglio il digitale terrestre. Il governo ha intenzione di accelerare la transizione del Dtt italiano al futuro e più avanzato standard: il Dvb-T2. Si tratta di un passaggio obbligato che migliorando la compressione consente di sfruttare meglio le frequenze e di poter far correre nell’etere un numero maggiore di segnali, ma soprattutto canali in alta definizione ed in 3D.
In Italia Europa 7 già utilizza questa tecnologia, in UK la BBC sta facendo lo stesso, progressivamente, l’Italia non dovrebbe rimanere indietro da questo punto vista. Per fare ciò c’è un’unica strada: vietare ai produttori di mettere in vendita televisori e decoder di vecchia generazione in una data successiva al 1 gennaio 2015. Che fine faranno tutti gli apparecchi che gli italiani sono stati “costretti” ad acquistare in occasione dello switch off?
Niente paura, ancora per diversi anni anche i “vecchi” decoder continueranno a funzionare tranquillamente, certo sarà il caso di prendere delle contromisure già da ora. Quando acquistate un nuovo televisore assicuratevi che sia già dotato di un decoder interno compatibile con il Dvb-T2, così, tanto per non rimanere in possesso di qualcosa già tecnologicamente non al passo anche un secondo dopo averla estratta dalla scatola.