domenica 28 aprile 2013

Digitale terrestre: nel 2015 previsti 18 mln di decoder DVB-T2


Londra – Secondo ABI Research nel 2015 è attesa la diffusione di un totale di 18 milioni di set-top-box dotati del nuovo standard per la tv digitale terrestre (DVB-T2), in vista dei prossimi Switch-off della tv digitale.

Entro la fine del 2012 sia il Nord America sia l’Europa occidentale hanno effettuato il fatidico passaggio al Dtt (che in Italia ha causato una vagonata di problemi e disagi ai telespettatori). Il prossimo step della transizione, previsto per il 2015 dall’ITU, dovrebbe coinvolgere un certo numero di paesi in Europa orientale e Africa Medio Oriente. E alcuni paesi di queste regioni stanno effettuando il passaggio tv direttamente col nuovo standard DVB-T2, evitando i disagi noti e le incertezze dei mercati, e migrando verso una tecnologia più recente.

«Se le scadenze dei passaggi al Dtt verranno rispettate, ci aspettiamo la diffusione di oltre 18 milioni di decoder DVB-T2», ha commentato l’analista di ABI Research, Michael Inouye. «Ci sono altri fattori potenziali che potrebbero aumentare la domanda di decoder DVB-T2, come ad esempio la riallocazione dello spettro per la banda larga mobile in Europa occidentale, ma questo probabilmente non sarà un fattore determinante fino al 2018».

Nella maggior parte dei paesi che hanno fatto già la transizione si è adottata un’unica e prevalente tecnologia del digitale terrestre (di solito DVB-T). Invece nei paesi in cui è attualmente presente o è previsto lo Switch-off analogico in un lungo arco di tempo (tra il 2015 e il 2020), il sentiero digitale è meno coerente e abbraccia più tecnologie DTT. Per agevolare la transizione al digitale, molti operatori pay-tv hanno abbassato i prezzi dei decoder free-to-air per guadagnare abbonati. Ad esempio, nell’Africa sub-sahariana sia Startimes sia GoTV (un servizio di Naspers, di proprietà di MultiChoice) hanno lanciato le proprie piattaforme pay in digitale utilizzando uno sconto di 25$ sui set-top-box free-to-air.

Il direttore esecutivo Sam Rosen ha aggiunto: «i televisori integrati hanno certamente un ruolo importante nel processo di digitalizzazione, ma i set-top-box, per necessità, rimangono ancora il driver utilizzato per soddisfare pienamente gli obiettivi previsti per gli Switch-off. Il lavoro proattivo delle agenzie governative, sotto forma di sovvenzioni e di informazione ed educazione dei consumatori, sono componenti vitali di un passaggio di successo, e il migliore veicolo per la digitalizzazione è l’abbassamento dei costi dei decoder. Dopo il 2015 ci aspettiamo che diminuisca la domanda di set-top box digitali terrestri, ma lo slittamento di alcuni Switch-off potrebbe spostare le prospettive».