venerdì 19 ottobre 2012
Tv iraniana alle emittenti islamiche invita a reagire contro Eutelsat
L’agenzia ufficiale Irna ha rilanciato l’appello del direttore di un’importante tv iraniana affinché le emittenti in tutti gli Stati islamici reagiscano alla recente esclusione di canali statali iraniani dal satellite europeo Hot Bird. L’appello è stato lanciato da Hassan Garusi, direttore di Quran Channel, il quale ha esortato i colleghi degli Stati islamici a protestare contro “la diffusione di cultura sbagliata e terrorismo mediatico”.
La protesta è rivolta contro l’oscuramento di alcune tv iraniane - come l’anglofona Press Tv, Al Alam e Quran - operata l’altro ieri da Eutelsat, uno dei tre maggiori operatori satellitari al mondo che, da Parigi, gestisce 28 satelliti tra cui Hot Bird. La decisione era stata “basata sulle rafforzate sanzioni” europee varate proprio il 15 contro il programma atomico iraniano sospettato di finalità militari.
Nel condannare la decisione, la Commissione per la Sicurezza nazionale e la politica estera del parlamento iraniano ieri aveva preannunciato che l’Iran “sicuramente” farà ricorso alla Corte internazionale di giustizia dato che la rimozione dei canali satellitari iraniani è “illegale e rappresenta un evidente caso di rescissione del contratto da parte di Eutelsat”, riferisce oggi il sito inglese della tv statale iraniana Irib.
La commissione parlamentare ha dichiarato che l’oscuramente dei canali iraniani è una “vergogna” per gli europei “che si proclamano campioni di libertà di parola e di democrazia”. Nell’elencare i canali internet attraverso cui è possibile seguire le proprie trasmissioni, il sito di Press Tv peraltro consiglia iTunes, Blackberry e Nokia Symbian: tutti oscurati per gli iraniani meno abili nell’aggirare le censure che colpiscono anche Facebook, Youtube e Twitter, piattaforme con link che il sito mostra in evidenza.