domenica 26 gennaio 2014

HTC vi spiega come nasce un update di Android

Se vi si chiedesse quale è il peggior difetto che attanaglia Ancroid, quale sarebbe la vostra risposta? Oramai lo sanno anche i muri, il cruccio maggiore per il sistema operativo di Google è la frammentazione. I dispositivi con Android stanno sicuramente spopolando e in molti paesi hanno doppiato i meladispositivi, ma per tanti dispositivi in giro per il mondo, ci sono troppe versioni differenti dello stesso sistema operativo. Il confronto con il principale nemico è impietoso, ci saranno anche meno iPad e iPhone, ma la quasi totalità di questi dispositivi ha la stessa versione di iOS.

HTC è uno dei produttori che ha sempre cavalcato la causa di Android e ora prova a fare del suo per mettere una pezza alla frammentazione. In una pagina web spiega nel dettaglio i passi che una nuova versione deve fare prima di essere disponibile per il download e l'installazione. Mostra anche lo status di avanzamento dell'upgrade di Android 4.4 KitKat per le varie edizioni del principale prodotto di HTC: il One con una lista delle varie versioni per gli altri dispositivi dello stesso produttore.

Se questo non dovesse bastare, c'è anche la pssibilità di accedere ad contenuto infografico molto dettagliato con i 12 punti che un update segue da quando lascia Google fino al momento in cui raggiunge i dispositivi finali.

Il concetto principale è quello di veicolare gli utenti verso un update tranquillo e sicuro e renderli partecipi del laborioso processo che dovrebbe fare in modo che ogni update sia veloce e indolore.

WhatsApp raggiunge i 50 milioni di messaggi giornalieri superando gli SMS

I mezzi di comunicazione cambiano rapidamente, soprattutto nel mondo delle tecnologie attuali. Se pochi anni fa gli SMS erano la forma più usata per scambiare messaggi, oggi sono stati letteralmente sorpassati da WhatsApp.

Difficile preferire gli SMS ad i gratuiti ed immediati messaggi di WhatsApp. Se si aggiunge anche la possibilità di allegare emoji, foto, video e clip audio, si capisce il risultato ottenuto in questi giorni.

WhatsApp ha infatti annunciato di aver raggiunto il tetto di 50 milioni di messaggi scambiati ogni giorno, in particolare 36 miliardi in uscita e 18 miliardi di messaggi in ingresso. Questo, secondo l’analista Benedict Evans, sorpassa il traffico di SMS scambiato giornalmente al giorno d’oggi.

La famosa app di messaggistica istantanea ha 430 milioni di utenti attivi al mese. Pensate che la società è formata da soli 50 impiegati e non ha mai speso un solo dollaro per la pubblicità.

sabato 25 gennaio 2014

Trent’anni dal primo Mac

Trent’anni fa – 24 gennaio 1984 – iniziavano le vendite del primo Macintosh. Arrivato nei negozi due giorno dopo il SuperBowl, dove fu mandato in onda il famoso spot commerciale “1984?, il Macintosh 128K cambiò per sempre il modo di guardare i personal computer.

Non è stato il primo computer per “il popolo” (per questo mercato fu creato diversi anni prima l’Apple II) e non era la prima macchina dell’azienda di Cupertino ad usare l’interfaccia WIMP (finestre, icone, puntatore del mouse, ecc.), ma è stato il primo computer che ha portato tutto ciò che di buono e innovativo aveva la Apple: facilità di utilizzo, attenzione alla creatività della persona e l’idea che ci fosse qualcosa di migliore di uno schermo che mostrava soltanto caratteri verdi su uno schermo nero (caratteristica di tutti i computer esistenti fino a quel momento).

Il Macintosh 128K è stato il primo computer con interfaccia grafica e mouse di serie a conquistare un vasto pubblico di utenti e a entrare prepotentemente nel mercato. Con questo grande successo Apple riscattò l’iniziale tiepida accoglienza riservata all’Apple Lisa, il suo predecessore, e dimostrò che l’idea del concetto di scrivania virtuale, che si basava su di una interfaccia WIMP era vincente. Con questa mossa, Apple riuscì a dimostrare che il paradigma WIMP veniva apprezzato a livello mondiale anche da neofiti o da professionisti che non fossero addetti del settore dell’informatica, che un’interfaccia grafica faceva presa e attirava la curiosità di grandi masse, e che, infine, la semplicità e intuitività del concetto di mouse associato a una GUI desktop apriva finalmente l’informatica domestica, hobbystica e professionale a un pubblico che, fino a quel momento, era stato timido e restio ad avvicinarsi a quel “misterioso” oggetto (così allora veniva considerato) che è il personal computer, visto come strumento di élite e non di uso comune.

Aveva 128K di RAM, 8 MHz ed era in grado di leggere un disco floppy da 3.5'; il software montato era il Mac OS 1.0 ed aveva uno schermo in bianco e nero da 9'. Veniva venduto a 2500 dollari (equivalente a circa 5000 dollari di oggi). Per festeggiare i 30 anni dalla sua commercializzazione, vi mostriamo il video della presentazione ufficiale tenuta da Steve Jobs:

domenica 19 gennaio 2014

Windows XP: Microsoft conferma la fine del supporto dall'8 aprile 2014

Con voci di corridoio che si avvicendavano anche prima del rilascio di Windows 8 e una conferma ufficiale arrivata qualche tempo dopo, era ampiamente stato anticipato che Microsoft avrebbe presto cessato il supporto a Windows XP, una delle versioni del suo celebre sistema operativo per PC ancora oggi utilizzato da molti utenti in tutto il mondo.

Ebbene, attraverso un comunicato ufficiale diffuso oggi, Microsoft ha definitivamente fissato la data in cui smetterà di supportare Windows XP, 8 aprile 2014, specificando in dettaglio le conseguenze di questa scelta e invogliando le imprese e gli utenti che ancora utilizzano Windows XP a passare alle versioni più recenti del suo sistema operativo per mettere al sicuro i propri PC connessi alla rete.

Microsoft ha confermato che fino al 14 luglio 2015, per aiutare le imprese che già stanno effettuando la migrazione, fornirà l'accesso alle signature anti-malware dei suoi antivirus per prodotti enterprise come System Center Endpoint Protection, Forefront Client Security, Forefront Endpoint Protection e Windows Intune running, specificando tuttavia che l'utilizzo di antivirus aggiornati su sistemi operativi non supportati, non è da considerare una soluzione sicura.

Il colosso di Redmond ha inoltre specificato che il supporto tecnico a Windows XP non sarà più disponibile e non saranno rilasciati aggiornamenti automatici per la sicurezza, rendendo i dispositivi più vulnerabili a malware, spyware e virus che renderanno il PC meno sicuro.

Sarà quindi possibile continuare ad utilizzare il sistema operativo in questione, ma mettendo inevitabilmente a rischio la propria sicurezza.

E' quindi consigliabile effettuare la migrazione prima che Microsoft smetta di supportare Windows XP.

giovedì 16 gennaio 2014

WhatsApp permetterà di acquistare l’abbonamento ad un amico





Ormai gli SMS e gli MMS sono diventati storia vecchia, quasi dimenticata. Abbiamo da non molto sostituito il nostro modo di dire “Ti mando un messaggio” con “Ti mando un messaggio su WhatsApp” oppure “Ti mando un messaggio su Hangouts” in modo definitivo; pochi restano ancora legati ai messaggi di testo brevi tradizionali.

Riepilogando, sappiamo benissimo che WhatsApp permette di inviare testo, immagini, video e audio, ma solo attraverso il pagamento dell’abbonamento del servizio. Non tutti gli utenti, però, hanno una carta di credito collegata al proprio account o quanto meno non hanno voluto collegarla per svariate ragioni, per cui non hanno potuto usufruire di WhatsApp e pagare il servizio per continuare ad utilizzarlo. Grazie ad un nostro lettore, però, ci è arrivata una segnalazione che riguarda la possibilità di estendere l’abbonamento ad uno dei nostri contatti. Tutto questo dovrebbe diventare realtà con uno dei prossimi aggiornamenti dell’applicazione.

venerdì 10 gennaio 2014

Samsung Galaxy Note 4, in arrivo a Maggio con display a 3 lati




Secondo alcune fonti vicine all’azienda, Samsung starebbe seriamente valutando la possibilità di utilizzare un display a tre lati sul suo prossimo Galaxy Note 4. “Sarà un dispositivo di fascia alta” afferma il VP di Samsung Lee Young Hee. Ma che cos’è un display a tre lati?

Il termine utilizzato dall’azienda si riferisce alla tecnologia Youm di Samsung che prevede uno schermo ultra-flessibile. Già da diversi anni Samsung sta studiando su diversi prototipi di questo schermo; soltanto lo scorso anno al CES è stato mostrato il primo al pubblico, ma sembra proprio che l’azienda sia finalmente in grado di implementare questa tecnologia sui propri dispositivi.

“Questa tecnologia è rivolta ai consumatori che cercano un dispositivo per uso professionale e sono disposti a pagare di più per i propri dispositivi” ha aggiunto Lee parlando della prossima generazione di Galaxy Note.

In alto vi mostriamo il video di presentazione della tecnologia Youm al CES 2013.

Tempesta solare oggi: GPS e comunicazioni a rischio?


Oggi i satelliti per le telecomunicazioni, i GPS e le linee elettriche potrebbero subire interruzioni nel funzionamento a causa di una tempesta geomegnetica a seguito della più violenta eruzione solare dell'ultimo decennio. A darne notizia è la NASA, che con la telecamera del Solar and Heliospheric Observatory ha fotografato il violento evento a cui è seguita una gigantesca nube di particelle che si è dispersa nello Spazio e raggiungerà la Terra domani.

Gli esperti spiegano che la causa dell'eruzione, associata anche ad un'espulsione di massa coronale, è stata la macchia AR1944, comparsa sul Sole il 7 gennaio con una regione attiva larga più di 200.000. La macchia ha prodotto un brillamento di classe X, il valore più alto su una scala di 5 classi. L'Agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani (NOAA) ha calcolato che esiste una probabilità del 60% che lo sciame di particelle diretto verso la Terra possa provocare tempeste geomagnetiche. Di positivo c'è che probabilmente si assisterà a spettacolari aurore polari, quello negativo come detto è l'alta probabilità di tempeste magnetiche che potrebbero mettere temporaneamente fuori servizio satelliti per le telecomunicazioni e linee elettriche.
Come spiega l'agenzia spaziale statunitense, le particelle non arrecheranno danni diretti alla popolazione sulla Terra, però alcuni voli aerei potrebbero essere costretti a modificare le rotte per evitare l'eccessiva esposizione alle radiazioni solari. Una precauzione per equipaggi e passeggeri dei voli aerei che percorrono le rotte polari e che potrebbero essere esposti a una dose di radiazioni maggiore rispetto a quella che si assorbe normalmente durante i voli.

Per questo sarà importante nelle prossime ore tenere d'occhio la pagina web dello Space Weather Prediction Center della NOAA, che è la fonte ufficiale del governo degli Stati Uniti per le previsioni meteo sullo Spazio, in cui ci saranno informazioni aggiornate in tempo reale sull'evolversi della situazione.

lunedì 6 gennaio 2014

Mediaset, ultimo via libera al quinto mux del digitale terrestre


Mediaset ha ottenuto dell’Antitrust italiano l’ultimo via libera per l’accensione del quinto multiplex sulla piattaforma del digitale terrestre, nato dalla conversione in tecnica DVB-T di quello destinato al tv mobile in DVB-H, ormai in disuso.

Con l’arrivo del nuovo anno, dopo l’ok del Ministero dell sviluppo economico e dell’Agcom nel giugno scorso, l’Autorità per la concorrenza e il mercato ha applicato il principio di neutralità tecnologica in relazione alle frequenze tv, e ha eliminato i paletti (uso del mux solo in DVB-H in affitto a terzi e nessun ricavo pubblicitario) imposti nel 2006 al Biscione per garantire la concorrenza, in conseguenza dell’acquisizione del multiplex da Prima Tv di Tarak Ben Ammar.

L’Antitrust, presieduta da Giovanni Pitruzzella, ha però imposto a Elettronica Industriale (l’operatore che lavora per Mediaset per la gestione di torri e frequenze) delle limitazioni: per non alterare gli attuali equilibri del mercato pubblicitario tv italiano, il mux 3 Mediaset non dovrà contenere nuovi canali in chiaro, e non potrà ospitare nuovi canali “time shifted” (quei canali ritardati di una o più ore rispetto alla normale programmazione). La frequenza tv potrà invece contenere versioni dei canali esistenti di Cologno Monzese in HD o in DVB-T2, potrà trasmettere vecchi e nuovi canali pay Mediaset, e infine potrà ospitare canali di terzi in chiaro e a pagamento.

Mediaset, secondo le disposizioni dell’Autorità, non dovrà in ogni caso aumentare attraverso il nuovo mux l’offerta free: se un canale in chiaro verrà spostato da un altro mux al nuovo, lo spazio libero sul vecchio multiplex non potrà essere sfruttato per un nuovo canale free. L’Antitrust ha deciso quindi, anche grazie a questi impegni presi da Mediaset, che la conversione non inciderà sul mercato delle infrastrutture tv, delle reti, della pay-tv, delle tv in chiaro e della pubblicità. Una conversione simile (da mux DVB-H a DVB-T) è stata recentemente concessa dal Ministero alla Rai e, dopo i ricorsi al Tar del Lazio, all’operatore telefonico H3G.