Ricercatori spagnoli trovano il modo di incrementare di molto la precisione del tracciamento GPS grazie ai dati raccolti da sensori aggiuntivi installati a bordo. Una manna per le auto che si guidano da sole, ma non solo.
Un sistema di geolocalizzazione e navigazione satellitare che usa il segnale GPS ma è molto più preciso nel tracciare la posizione esatta di autoveicoli e non solo: ci lavorano gli esperti dell'Università Carlos III di Madrid, che promettono un futuro in cui le automobili senza pilota avranno un livello di affidabilità molto maggiore di quello attuale.
Piuttosto che servirsi di network satellitare più moderni ma ancora in costruzione come Galileo, il sistema spagnolo continua ad affidarsi alla vecchia rete statunitense aggiungendovi alcuni sensori installati a bordo del veicolo - tre accelerometri e tre giroscopi.
Il sistema usa poi i flussi di dati raccolti (in tempo reale) dai nuovi sensori per triangolare la posizione del veicolo con il segnale GPS, ottenendo un incremento di accuratezza che gli scienziati stimano fra il 50 e il 90 per cento "in casi critici".
Applicando tali percentuali al caso della geo-navigazione da automobile, il margine di errore tradizionalmente presente nei GPS commerciali (15 metri in campo aperto) si riduce a una sua frazione (2 metri). Il nuovo sistema risulta particolarmente utile in ambienti cittadini, dove il segnale GPS tende a rimbalzare sugli edifici incrementando il margine di errore fino a 50 metri.
I ricercatori spagnoli evidenziano in vantaggi della navigazione GPS "triangolata" con un network di sensori locale, soprattutto nel caso delle auto senza guidatore, uno scenario in cui il segnale deve necessariamente risultare "il più accurato possibile". Per il futuro, gli scienziati lavorano a compattare il loro sistema di navigazione "assistita" fino a poterlo integrare sugli smartphone.