venerdì 18 luglio 2014
Rai: un futuro nella telefonia mobile per Rai Way?
Ieri mattina, nella Sala degli Arazzi al piano terra di Viale Mazzini, il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi ha condotto, di fronte a 80 tra avvocati d’affari, consulenti e super- banchieri, il management presentation per l’asset “in vendita” Rai Way che viaggia a vele spiegate verso la quotazione in borsa.
La Rai ha messo in mostra i propri dirigenti che pilotano la società delle torri di broadcasting, società che gestisce oltre 2300 stazioni «trasmittenti e ripetitrici», una rete di satelliti, due centri di controllo (a Roma e Milano) e vanta un utile netto di 11,8 milioni (nel 2013). Gli ospiti sono i registi della quotazione di Rai Way, attesa per questo novembre.
In sala, racconta Aldo Fontanarosa su La Repubblica, c’era Federico Imbert, amministratore delegato di Credit Suisse Italia, la banca che è global coordinator e anche joint book runner della quotazione. C’era anche l’amministratore delegato di Banca Imi in visita alla Rai, banca del gruppo Intesa Sanpaolo che è anch’esso Global coordinator e joint book runner della quotazione. Nella Sala degli Arazzi, si notano poi dirigenti di punta di Mediobanca (che è anche lei global coordinator). Dirigenti di punta di Citi e Bnp Paribas (altri book runner). Dirigenti di Leonardo (l’advisor). E grossi papaveri di grossi studi legali, come Bonelli Erede Pappalardo (che cura gli interessi di Rai Way) e Clifford Chance (delle banche).
Secondo Fontanarosa Rai Way potrebbe assumere un nuovo ruolo di operatore della telefonia mobile, oltre a quello tv. Sul piano tecnico la rete sarebbe già in grado di rispondere alla nuova missione. Già adesso, d’altra parte, le sue antenne danno ospitalità a operatori della telefonia mobile, anche per le sofisticate trasmissioni con tecnologia Lte. La strada verso la Borsa è ancora lunga. Il progetto andrà descritto, punto per punto, nel prospetto informativo che avrà bisogno del semaforo verde della Consob. Poi ci sarà la presentazione agli analisti, quindi la tournée per cercare investitori nel mondo. Il road show, in casi del genere, tocca Londra, Parigi, Francoforte, quindi gli Usa. Soprattutto il dg Gubitosi spera che per novembre si sia attenuato il vento gelido sui mercati che ha fatto due vittime illustri in queste ore: Rottapharm e Sisal, costrette a rinunciare alla quotazione.
martedì 15 luglio 2014
Facebook: l’antitrust europea indaga sull’acquisto di WhatsApp
Facebook finisce nel mirino dell’antitrust europea che vuole far luce sulla recente acquisizione di WhatsApp da 19 miliardi di dollari.
Come riporta il Wall Street Journal, l’Unione Europea vuole vederci
chiaro per capire quanto potrebbe pesare sulla concorrenza l’impatto
della fusione tra la società di Mark Zuckerberg e l’app di messaggistica istantanea che conta più di 500 milioni di utenti.
Ecco così che dall Europea sarebbe partito un questionario, inviato a tutti i principali concorrenti di WhatsApp ovvero Telegram, Line, WeChat e Snapcha.
L’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook aveva suscitato reazioni non proprio positive e in Italia il Garante della Privacy ha espresso preoccupazione per il modo in cui verranno trattati i dati degli utenti.
Negli Stati Uniti la Federal Trade Commission (Ftc), l’ente governativo americano per la protezione dei consumatori, ha dato il via libera all’acquisizione a patto che entrambe le aziende rispettino le promesse fatte agli utenti di preservarne la privacy.
Ecco così che dall Europea sarebbe partito un questionario, inviato a tutti i principali concorrenti di WhatsApp ovvero Telegram, Line, WeChat e Snapcha.
L’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook aveva suscitato reazioni non proprio positive e in Italia il Garante della Privacy ha espresso preoccupazione per il modo in cui verranno trattati i dati degli utenti.
Negli Stati Uniti la Federal Trade Commission (Ftc), l’ente governativo americano per la protezione dei consumatori, ha dato il via libera all’acquisizione a patto che entrambe le aziende rispettino le promesse fatte agli utenti di preservarne la privacy.
Google Maps si aggiorna consentendo di misurare le distanze tra più punti
Nel corso degli anni il gigante della tecnologia
Google è riuscito ad accrescere la sua popolarità con la creazione di
servizi disponibili in rete, di grande successo e molto utili per gli
utenti, tra i quali spicca Google Maps, il servizio di mappe che da
diverso tempo risulta essere persino l'applicazione mobile più
utilizzata in tutto il mondo.
Grazie ai costanti aggiornamenti del colosso di Mountain View, Google Maps ha subito molteplici rinnovamenti che hanno permesso di migliorare l'esperienza di utilizzo da parte degli utenti. E in tal senso, un nuovo aggiornamento rilasciato per la versione desktop del servizio, permette finalmente di misurare le distanze tra più punti.
Fino ad oggi, infatti, Google Maps consentiva agli utenti di visualizzare le mappe, ricevere informazioni preziose sul percorso da scegliere per raggiungere una determinata destinazione nel più breve tempo e molto altro, ma effettivamente non era ancora possibile misurare le distanze tra due o più punti su di una mappa.
Con la nuova funzione integrata da Google, finalmente, gli utenti potranno fare anche questo.
Basterà semplicemente scegliere un punto sulla mappa, cliccare sul tasto destro del mouse, scegliere l'opzione Misura Distanza e scegliere un secondo punto. Fatto questo, in alto a sinistra, apparirà una finestra con la distanza tra i due punti scelti, in linea d'aria.
La funzione consente anche di misurare la distanza tra più di due punti.
Grazie ai costanti aggiornamenti del colosso di Mountain View, Google Maps ha subito molteplici rinnovamenti che hanno permesso di migliorare l'esperienza di utilizzo da parte degli utenti. E in tal senso, un nuovo aggiornamento rilasciato per la versione desktop del servizio, permette finalmente di misurare le distanze tra più punti.
Fino ad oggi, infatti, Google Maps consentiva agli utenti di visualizzare le mappe, ricevere informazioni preziose sul percorso da scegliere per raggiungere una determinata destinazione nel più breve tempo e molto altro, ma effettivamente non era ancora possibile misurare le distanze tra due o più punti su di una mappa.
Con la nuova funzione integrata da Google, finalmente, gli utenti potranno fare anche questo.
Basterà semplicemente scegliere un punto sulla mappa, cliccare sul tasto destro del mouse, scegliere l'opzione Misura Distanza e scegliere un secondo punto. Fatto questo, in alto a sinistra, apparirà una finestra con la distanza tra i due punti scelti, in linea d'aria.
La funzione consente anche di misurare la distanza tra più di due punti.
mercoledì 9 luglio 2014
Ses Astra: Satellite tecnologia per il futuro, il DTT non è all'altezza
'Il futuro di internet sarà dominato dai video, con una richiesta di HD sempre, ovunque e su ogni dispositivo connesso'', ha dichiarato Karim Michel Sabbagh, CEO dell'operatore satellitare SES durante il Venice Digital. "Questo comporta una richiesta di capacità di banda senza precedenti", ha continuato Sabbagh. "Parliamo di oltre mille miliardi di Gigabytes (uno "Zettabye") entro il 2016. E man mano che i televisori Ultra HD si diffonderanno, questa richiesta aumenterà ancora. La domanda quindi è se i network e gli operatori del settore possono rispondere a questo sforzo garantendo una sostenibilità ambientale e un servizio omogeneo a tutti i cittadini".
Secondo il Presidente del colosso satellitare lussemburghese,
"il satellite è l'unica tecnologia al momento già pronta per questa nuova fase, grazie a una capacità di banda e un costo infrastrutturale che non ha pari e che gli garantisce un ruolo chiave nella costruzione di una nuova generazione di network in grado di vincere questa sfida".
All'evento in corso a Venezia, organizzato dalla Presidenza italiana del Consiglio Europeo, ha partecipato anche il Premier Matteo Renzi, che ha sostenuto la necessità di investire sull'innovazione tecnologica per creare nuovi posti di lavoro.
Anche Pietro Guerrieri, Direttore Generale di SES Astra Italia, si unisce alla dichiarazione di Sabbagh:
"A dieci anni dalla legge Gasparri, possiamo affermare con sicurezza che il digitale terrestre non è la tecnologia in grado di rispondere da sola e in maniera efficace all'enorme richiesta di banda che il futuro ci prospetta. Il satellite è la risposta più affidabile e può cooperare con tutte le altre soluzioni del mercato per vincere l'enorme sfida del futuro".
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