Mentre l'acquisizione da parte di Facebook continua ad essere al centro
delle attenzioni della Commissione Europea, che continua le proprie
indagini prima di decidere se approvare o meno l'accordo, la celebre app
di messaggistica istantanea WhatsApp prosegue dritta per la sua strada,
continuando a crescere in tutto il mondo e aggiungendo nuove
funzionalità.
Ebbene, dopo la recente conferma del traguardo di 600 milioni di utenti
attivi ogni mese, nuove indiscrezioni sui futuri piani della società,
rivelano che WhatsApp starebbe pensando di integrare una terza notifica
durante l'invio dei messaggi, che informerebbe gli utenti dell'effettiva
lettura da parte del destinatario.
Attualmente, infatti, gli utenti che utilizzano WhatsApp per inviare
messaggi istantanei ad amici e conoscenti, vengono informati con una
prima spunta dell'effettivo invio del messaggio e con una seconda che
conferma la ricezione da parte del destinatario.
La terza notizia, che secondo fonti anonime spagnole dovrebbe venire
presto integrata, servirebbe ad informare gli utenti quando il
destinatario ha letto il messaggio, una novità che potrebbe rivelarsi
utili soprattutto per comunicazioni importanti.
Al tempo stesso, tuttavia, potrebbe anche venire considerata da molti
una eccessiva violazione della privacy, da chi soprattutto non vuole far
sapere se ha effettivamente letto un determinato messaggio.
Per adesso si tratta tuttavia di indiscrezioni non confermate, ed è quindi necessario attendere prossimi aggiornamenti.
SpazioSat
New multimedia tecnology
sabato 6 settembre 2014
sabato 30 agosto 2014
Ultrapak, la batteria che carica smartphone e tablet in 15 minuti
Altro che Twilight, i vampiri siamo noi. Non chiediamo sangue, ma energia e stiamo diventando così ingordi di elettroni che non ci bastano mai. Tra smartphone, tablet, computer e macchinette fotografiche, basta muoversi un attimo da casa per andare in panico. Se dieci anni fa ci avessero detto che i telefoni del futuro sarebbero stati costantemente scarichi avremmo riso. E invece è ciò che accade ogni giorno.
La soluzione però c’è e si chiama batteria supplementare. Sul mercato ne esistono centinaia di modelli più o meno capienti o costosi ma hanno tutti un difetto: sono lenti. La velocità di ricarica è snervante e così siamo costretti ad andare in giro con il cellulare sempre attaccato alla batteria come fosse un catetere.
In realtà però una cura alla nostra ingordigia elettronica è arrivata. Non costa poca ma promette di eliminare tutti i problemi alla radice. Si chiama Ultrapak ed è una batteria che ricarica smartphone e tablet otto volte più velocemente delle concorrenti.
Tradotto in soldoni significa che potrai caricare completamente un iPhone 5S in 15 minuti, quando con lo stesso ammontare di tempo raggiungeresti solo il 9 per cento della carica usando il caricatore a muro. Questo grazie a una tecnologia proprietaria chiamata Ultra-X che elargisce 31,25 watt contro i 5 del caricatore a muro dell’iPhone, i 10 di quello del Galaxy S5 e i 12 watt dell’iPad, il dispositivo che ha uno dei caricatori più potenti sul mercato.
La batteria delle meraviglie al momento è disponibile in due taglie. La prima, chiamata Go, ha una capacità di 3mila mAh, abbastanza per caricare due volte un iPhone 5S, una volta il Galaxy S5 e un terzo dell’iPad Air. Il prezzo è di 59,99 dollari, circa 45 euro, e si può acquistare sul sito della casa produttrice, Unu La seconda, chiamata Tour, è più grande, 13,6 x 7 x 1,7 centimetri (contro 10 x 5,2 x 1,7), ma è anche più capiente. Raggiunge infatti i 10mila mAh, abbastanza per ricaricare più volte qualsiasi smartphone e per raddoppiare l’autonomia dei tablet e si carica completamente in 95 minuti. Il prezzo qui sale a 99,99 dollari, circa 74 euro. Il bello poi è che Ultrapak è ultraveloce anche nella ricarica di se stessa. A seconda del modello infatti ci mette 30 o 95 minuti. Che dire, davvero stupefacente.
domenica 3 agosto 2014
Febbre del meteo
Le previsioni meteo ora hanno un supporto su decoder sat dvb-s e dvb-s2 immagini in tempo reale su piattaforma eumetsat, a 10° est è posssibile ricevere immagini in diretta in hd ,di cosa succede sulle nostre teste,un valido supporto a chi legge solo evoluzioni elaborate al pc, per chi mastica inglese puo' approffondire qui
venerdì 18 luglio 2014
Rai: un futuro nella telefonia mobile per Rai Way?
Ieri mattina, nella Sala degli Arazzi al piano terra di Viale Mazzini, il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi ha condotto, di fronte a 80 tra avvocati d’affari, consulenti e super- banchieri, il management presentation per l’asset “in vendita” Rai Way che viaggia a vele spiegate verso la quotazione in borsa.
La Rai ha messo in mostra i propri dirigenti che pilotano la società delle torri di broadcasting, società che gestisce oltre 2300 stazioni «trasmittenti e ripetitrici», una rete di satelliti, due centri di controllo (a Roma e Milano) e vanta un utile netto di 11,8 milioni (nel 2013). Gli ospiti sono i registi della quotazione di Rai Way, attesa per questo novembre.
In sala, racconta Aldo Fontanarosa su La Repubblica, c’era Federico Imbert, amministratore delegato di Credit Suisse Italia, la banca che è global coordinator e anche joint book runner della quotazione. C’era anche l’amministratore delegato di Banca Imi in visita alla Rai, banca del gruppo Intesa Sanpaolo che è anch’esso Global coordinator e joint book runner della quotazione. Nella Sala degli Arazzi, si notano poi dirigenti di punta di Mediobanca (che è anche lei global coordinator). Dirigenti di punta di Citi e Bnp Paribas (altri book runner). Dirigenti di Leonardo (l’advisor). E grossi papaveri di grossi studi legali, come Bonelli Erede Pappalardo (che cura gli interessi di Rai Way) e Clifford Chance (delle banche).
Secondo Fontanarosa Rai Way potrebbe assumere un nuovo ruolo di operatore della telefonia mobile, oltre a quello tv. Sul piano tecnico la rete sarebbe già in grado di rispondere alla nuova missione. Già adesso, d’altra parte, le sue antenne danno ospitalità a operatori della telefonia mobile, anche per le sofisticate trasmissioni con tecnologia Lte. La strada verso la Borsa è ancora lunga. Il progetto andrà descritto, punto per punto, nel prospetto informativo che avrà bisogno del semaforo verde della Consob. Poi ci sarà la presentazione agli analisti, quindi la tournée per cercare investitori nel mondo. Il road show, in casi del genere, tocca Londra, Parigi, Francoforte, quindi gli Usa. Soprattutto il dg Gubitosi spera che per novembre si sia attenuato il vento gelido sui mercati che ha fatto due vittime illustri in queste ore: Rottapharm e Sisal, costrette a rinunciare alla quotazione.
martedì 15 luglio 2014
Facebook: l’antitrust europea indaga sull’acquisto di WhatsApp
Facebook finisce nel mirino dell’antitrust europea che vuole far luce sulla recente acquisizione di WhatsApp da 19 miliardi di dollari.
Come riporta il Wall Street Journal, l’Unione Europea vuole vederci
chiaro per capire quanto potrebbe pesare sulla concorrenza l’impatto
della fusione tra la società di Mark Zuckerberg e l’app di messaggistica istantanea che conta più di 500 milioni di utenti.
Ecco così che dall Europea sarebbe partito un questionario, inviato a tutti i principali concorrenti di WhatsApp ovvero Telegram, Line, WeChat e Snapcha.
L’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook aveva suscitato reazioni non proprio positive e in Italia il Garante della Privacy ha espresso preoccupazione per il modo in cui verranno trattati i dati degli utenti.
Negli Stati Uniti la Federal Trade Commission (Ftc), l’ente governativo americano per la protezione dei consumatori, ha dato il via libera all’acquisizione a patto che entrambe le aziende rispettino le promesse fatte agli utenti di preservarne la privacy.
Ecco così che dall Europea sarebbe partito un questionario, inviato a tutti i principali concorrenti di WhatsApp ovvero Telegram, Line, WeChat e Snapcha.
L’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook aveva suscitato reazioni non proprio positive e in Italia il Garante della Privacy ha espresso preoccupazione per il modo in cui verranno trattati i dati degli utenti.
Negli Stati Uniti la Federal Trade Commission (Ftc), l’ente governativo americano per la protezione dei consumatori, ha dato il via libera all’acquisizione a patto che entrambe le aziende rispettino le promesse fatte agli utenti di preservarne la privacy.
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