domenica 30 giugno 2013

Ecco il microscopio per fare i chip più piccoli del mondo



BM, Intel, Micron, Samsung, Texas Instruments, Globalfoundries e TSMC scommettono su SHARP, un microscopio EUV che gli consentirà di studiare come realizzare chip da pochi nanometri.

Il microscopio a ultravioletti estremi (EUV) più avanzato del mondo potrebbe consentire di allungare la vita alla legge di Moore. Si chiama SHARP ed è situato al Dipartimento dell'Energia del Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab).

Questo nuovo ritrovato tecnologico ha già attirato diverse aziende che progettano chip, pronte a usarlo per continuare, fin quando possibile, a miniaturizzare i loro prodotti. A ogni transizione di processo produttivo, infatti, il silicio con cui sono realizzati i processori attuali dà sempre più problemi e perde quelle proprietà che per decenni l'hanno visto dominare il mondo della tecnologia.

In attesa di nuovi materiali, per spingersi oltre servono nuove tecniche e la litografia EUV dovrebbe consentire di arrivare a pochi nanometri, mentre oggi si punta senza non poche difficoltà ai 14 nanometri. Così un gruppo di aziende riunito all'interno del consorzio SEMATECH ha collaborato con il Center for X-ray Optics (CXRO) del Berkeley Lab per sviluppare la strumentazione necessaria per studiare come scalare la tecnologia dei transistor.

Nel consorzio SEMATECH troviamo IBM, Intel, Micron, Samsung, Texas Instruments, Globalfoundries e TSMC. "La fotolitografia funziona come una camera oscura fotografica, dove un'immagine su una pellicola è ingrandita e proiettata su una carta sensibile alla luce", ha dichiarato Kenneth Goldberg, un ricercatore in Materials Sciences Division del Berkeley Lab. "In fotolitografia si capovolge l'ottica indietro e riduce l'immagine di un circuito da una maschera verso un wafer di silicio rivestito di una pellicola sensibile alla luce. Perciò si vuole usare tutta la fisica possibile fare i circuiti più piccoli".

I fisici affermano che più piccola è la lunghezza d'onda di luce che usate, più piccolo è il modello che è possibile disegnare, ed è per questo che l'industria dei chip è passata dall'uso di luce visibile all'ultravioletto, all'ultravioletto profondo nel corso degli ultimi quattro decenni. Passando alla luce EUV, con una lunghezza d'onda 15 volte più piccola rispetto alle tecniche attuali, i ricercatori sperano di scendere a pochi nanometri, raggiungendo un nuovo livello di perfezione nelle maschere litografiche.

Uno dei grandi passi avanti del microscopio SHARP, rispetto al suo predecessore, "è la flessibilità di emulare tutte le configurazioni di illuminazione EUV attuali e future". "Questo strumento permettere alle aziende di guardare al futuro", ha affermato Goldberg. "Qualunque cosa sognino per una futura configurazione possono testarla con il nostro strumento".

SHARP è anche molto più potente e accurato del precedente microscopio dei Berkeley Labs. È stata migliorata l'efficienza ottica di 150 volte, e c'è stato un gran lavoro per isolare lo strumento da vibrazioni meccaniche. Infine, per un'ulteriore schermatura, l'intero dispositivo sarà inserito in un guscio termo-acustico.

La NASA lancia la sonda IRIS, con il compito di studiare il Sole






Le attività dell'agenzia governativa aerospaziale USA, la NASA, continuano senza sosta in diversi settori e oltre ai numerosi progetti legati a Marte che comprendono il rover Curiosity e non solo, in questi giorni dalla California è partito il razzo Orbital Sciences Pegasus XL, con l'obiettivo di portare in orbita la nuova sonda IRIS (Interface Region Imagining Spectrograph) costata oltre 120 milioni di $.

L'obiettivo della NASA con questo nuovo strumento sarà quello di analizzare in maniera più attenta il Sole per comprendere le numerose variazioni che si verificano su di esso, attraverso uno speciale telescopio ultravioletto con spettografo integrato, che dovrebbe permettere di scoprire nuovi importanti dettagli al riguardo.

La missione di IRIS avrà una durata di due anni e in sostanza dovrà visionare un sottile strato dell'atmosfera del Sole compreso tra la corona e la cromosfera fredda e densa, una porzione dello spessore tra le 3000 e le 6000 miglia ma con una quantità tale di energia da riscaldare la corona del sole fino a 1 milione di kelvin.

Questa missione servirà in particolare per comprendere come e perchè il Sole cambia di continuo e soprattutto da dove vengono le emissioni di raggi ultravioletti che hanno un forte impatto sullo spazio circostante al Sole e persino sulla Terra.

Android, Jelly Bean 4.3 in uscita, Key Lime Pie in autunno?



Da Sammobile, noto sito web dedicato al mondo Samsung ed Android, arrivano indiscrezioni importanti riguardanti i prossimi aggiornamenti e le release di Android.

A quanto pare, fra poche settimane sarà lanciato l’attesissimo aggiornamento di Jelly Bean, il 4.3. Sul sito sono usciti già alcuni screenshot che mostrano quali potrebbero essere le novità dell’update e l’aspetto grafico della pagina principale.

I primi a ricevere l’aggiornamento saranno i device della linea Nexus, seguiti dai Galaxy S3 ed S4. Fra le novità che dovrebbero essere presenti, una tecnologia Bluetooth a basso consumo energetico e la compatibilità con alcune librerie, fra cui OpenGL ES 3.0.

Discorso diverso, invece, per Android 5.0, la major release che pare si chiamerà Key Lime Pie. Dovrebbe arrivare in autunno e potrebbe portare un’importante novità, ovvero il supporto per device già diventati vecchi e con ram di appena 512 megabyte. Una bella soddisfazione per tutti gli utenti che dispongono ancora di questo genere di device e che avevano perso le speranze di poter avere aggiornamenti significativi del proprio firmware.

Costituita la Confindustria Radio Tv (Rai, Mediaset, Sky, La7, TiMedia, FRT)



Rai, Mediaset, Sky, La7, Telecom Italia Media, e la FRT – Federazione Radio Televisioni (in rappresentanza delle imprese televisive areali e radiofoniche locali e nazionali) hanno costituito oggi a Roma l’associazione “Confindustria RadioTv”.

Si tratta di un nuovo soggetto associativo che, per la prima volta nella storia del settore, riunisce insieme tutte le principali aziende radiotelevisive italiane: dal servizio pubblico agli operatori privati nazionali, alle piccole e medie imprese operanti sul territorio.

Al centro dell’operato della nuova Associazione un approccio di sistema che consenta di affrontare congiuntamente, anche al livello di proposte e di interlocuzione normativa e regolamentare, tutte le tematiche del settore a partire dal ruolo svolto dai broadcasters e dall’evoluzione dell’offerta audiovisiva nell’era di Internet in un mercato che deve garantire competizione leale e concorrenza corretta tra tutti gli operatori, anche affrontando la connessa questione del diritto d’autore.

E’ prevista la convocazione della prima Assemblea Generale, con la conseguente designazione dei nuovi organi statutari, subito dopo la pausa estiva.

mercoledì 26 giugno 2013

Smartphone con batterie di legno nella tecnologia del futuro

 Il futuro della tecnologia potrebbe essere nel legno. La rivelazione arriva da una ricerca svolta dall’Università del Maryland che avrebbe dimostrato che il legno potrebbe essere utilizzato per creare delle batterie a lunga durata.

I ricercatori hanno utilizzato frammenti estremamente sottili e, sostituendo il sodio al litio, hanno creato delle batterie in grado di essere ricaricate molte volte. Gli scienziati dicono di essersi ispirati agli alberi poiché le fibre di legno che compongono un albero trattengono acqua ricca di minerali, quindi sono ideali per la memorizzazione di elettroliti liquidi.

Secondo i ricercatori tali batterie potrebbero concentrare grandi quantità di energia ma non potranno mai avere piccole dimensioni dal momento che il sodio immagazzina meno energia rispetto al litio.


martedì 25 giugno 2013

Sky Go passa a Microsoft Silverlight e migliora la sua qualità di utilizzo

Dopo il riconoscimento di seconda app più amata nella graduatoria svelata da Apple per celebrare le 50 miliardi di app scaricate, gli utenti di Sky Go da oggi possono usufuire di alcuni aggiornamenti tecnici che permettono una migliore fruzione del servizio.

In particolare, come già anticipato da Digital-Forum, Sky ha deciso di utilizzare per la gestione dello streaming il plug-in Microsoft Silverlight già sfruttato dai competitors come Rai.Tv e Premium Play

L'introduzione di questo plug-in ha migliorato la reattività nell'accesso al servizio che adesso presenta minori interruzioni durante lo streaming live degli eventi. Si riduce anche il ritardo del segnale rispetto a quello proveniente dalla parabola: il gap di soli 30 secondi circa appare in linea agli analoghi servizi presenti in Italia.

Buono anche l'accesso al servizio On Demand su Sky Go che recentemente è stato arricchito di nuovi contenuti di carattere cinematografico, intrattenimento, documentari, bambini; è stata introdotta anche una ricca sezione di speciali sul mondo dello sport.

A coloro che utilizzeranno Sky Go tramite computer si suggerisce dunque di accertarsi di avere installato l'ultima versione di Silverlight, ovvero la 5.1.20125.0, scaricabile direttamente dal sito Microsoft.

Display flessibili per LG




LG Display ha recentemente confermato l'intenzione di voler avviare al più presto la produzione di display flessibili per dispositivi mobile ma anche per la fornitura a terzi. In particolare gli executive della compagnia hanno dichiarato al quotidiano Korea Times la volontà di iniziare la produzione a partire dal quarto trimestre di quest’anno, anche a fronte di una crescente esigenza di questa nuova tecnologia per i pannelli pubblicitari.

Grazie ad nuove tecniche per il taglio del vetro su pannelli OLED, LG prevede di produrre 12 mila fogli flessibili mensilmente.

La realizzazione dei display flessibili sarebbe già a buon punto poiché l’azienda coreana ha anche affermato di voler realizzare il primo smartphone con display OLED flessibile così da poterlo immettere sul mercato dopo settembre 2013. LG sta anche lavorando sulla produzione di pannelli OLED per televisori capaci di supportare contenuti UHD.

Murdoch avvia il riassetto dell’impero News Corp

Da venerdì 28 giugno, scrive Arturo Zampaglione su Repubblica Affari&Finanza, la holding News Corp sarà ufficialmente divisa in due società distinte: una per le attivtà editoriali classiche in evidente crisi e sulle quali pende una multa record per lo scandalo intercettazioni del 2011 (Wall Street Journal, New York Post, il Times, il Sun, la casa editrice HarperCollins, metà della Foxtel, e Amplify); l’altra per cinema e tv, sotto il nuovo marchio 21st Century Fox. Nonostante le vicissitudini personali (si vocifera che il divorzio possa costare 140 milioni di dollari) e imprenditoriali (dallo scandalo News of the World in poi), Rupert Murdoch, che ha da poco compiuto 82 anni, di certo non si da per vinto e riparte all’attacco, per conquistare il mercato televisivo spagnolo.

Dopo Gran Bretagna (BSkyB), Italia (Sky Italia) e Germania (Sky Deutschland), lo “Squalo” punta infatti ad accaparrarsi la pay-tv satellitare Canal +. Il terreno politico è già ben arato: accanto a Murdoch siede in cda l’ex presidente Aznar capace di garantire il benestare del governo iberico. Ora resta solo da chiudere la trattativa con Telefónica (il gigante tlc proprietario del 22% della pay-tv), con Mediaset España (che detiene un altro 22%), e infine con Prisa (editore di El País in grave crisi finanziaria, che detiene il 56% delle azioni di Canal +).



La 21st Century Fox si presenterà quindi sul mercato il 1 luglio con utili lordi da 1 miliardo di dollari, e punterà ad acquisire i diritti tv calcistici di Premier League, Bundesliga, Serie A e Liga per divenire imbattibile sui mercati europei. L’obiettivo dichiarato è ora la spagnola Canal + che ha il record iberico di abbonati, ma non ha ottenuto i diritti del massimo campionato spagnolo di calcio, né quelli dei prossimi Campionati Mondiali in Brasile.

Le speranze di Murdoch si poggiano sulla crisi di Prisa (sotto il controllo del fondo di investimento Liberty) oppressa da ben 3 miliardi di debito. Murdoch sarebbe disposto a sborsare 900 milioni cash per il controllo di Digital +. Un’offerta che sembra ancora insufficiente fatta nei medesimi termini mesi fa da Telefónica e respinta dalle banche creditrici. In mezzo, bloccata dall’Antitrust spagnolo, senza poter fare controfferte, rimane Mediaset España che è a sua volta partecipata da Prisa al 17%.

Si attende quindi un’offerta di 21st Century Fox per il 100% di Canal +, anche se Murdoch valuta la pay-tv solo 1,8 miliardi, contro i 2,2 miliardi spesi da Mediaset e Telefónica . L’ex-monopolista tlc iberico potrebbe trovare l’intesa con il magnate australiano come Deutsche Telekom ha fatto in Germania con Sky: a Canal + i diritti sportivi tv mentre a Telefónica andrebbero quelli per le trasmissioni online. Si rischia così di vedere Murdoch e Berlusconi (nemici-amici in Italia) seduti allo stesso Cda e contemporaneamente concorrenti.

giovedì 20 giugno 2013

Ubuntu per smartphone


Canonical ha annunciato di aver stretto una partnership con otto operatori, tra cui Telecom Italia, per lo sviluppo di Ubuntu per smartphone.

Telecom Italia influenzerà lo sviluppo di Ubuntu per gli smartphone. Canonical ha infatti annunciato la formazione di un "Carrier Advisory Group" di otto operatori mobile che saranno gli unici ad avere accesso a "informazioni anticipate su Ubuntu e i produttori di dispositivi che hanno intenzione di supportare il sistema operativo, così come l'opportunità di essere un partner di lancio per gli smartphone Ubuntu".

Oltre a TI, Canonical ha firmato accordi con Deutsche Telekom, Everything Everywhere, Korea Telecom, LG UPlus, Portugal Telecom, SK Telecom e "un carrier internazionale spagnolo" che potrebbe rispondere al nome di Telefónica. L'azienda guidata da Mark Shuttleworth è però aperta a nuove partnership.

Insomma mentre Canonical rimane lo sviluppatore, gli operatori mobile potranno influenzare la roadmap. Si terranno degli incontri per discutere di argomenti come la differenziazione per gli OEM e gli operatori, ma anche l'ecosistema degli sviluppatori e la portabilità di applicazioni da Android e Blackberry.

I vertici di Canonical con i carrier toccheranno anche temi come l'HTML5, i contenuti (marketplace), il modello di revenue share per editori, operatori e OEM, i sistemi di pagamento, la frammentazione e il posizionamento di mercato. Insomma, la strategia di Canonical è quella di non lasciare nulla d'intentato, perché arrivare sul mercato senza alcun tipo di supporto – da operatori, sviluppatori e produttori – equivarrebbe a fare un buco nell'acqua di proporzioni cosmiche.

Non è chiaro se tutto questo accelererà o ritarderà l'arrivo dei primi Ubuntu Phone sul mercato (previsto per l'inizio del 2014), oppure se avrà un impatto sulle caratteristiche o la diffusione di Ubuntu anche in altri ambiti, come quello dei tablet o delle TV.

In passato Canonical ha affermato che il sistema operativo inizialmente sarebbe stato privo di un negozio di applicazioni. Per l'ora l'appuntamento rimane fissato al prossimo anno, ma se siete curiosi di provare il sistema operativo potete installare una versione di prova su un dispositivo Galaxy Nexus, Nexus 4 oppure sui tablet Nexus 7 e 10.

     

martedì 18 giugno 2013

Con il Decreto del Fare al via la liberalizzazione della rete WiFi

Il premier Enrico Letta ha presentato il piano per rilanciare l’economica italiana messa in ginocchio dalla crisi economica degli ultimi anni.

Il Consiglio dei Ministri ha così dato il via al “Decreto del Fare” che prevede tra gli altri provvedimenti la revisione delle norme su Equitalia, l’impignorabilità della prima casa e lo stanziamento di 3 miliardi di euro per infrastrutture.

Tra i punti salienti del “Decreto Fare” del governo vi è la proposta di liberalizzazione della rete Wi Fi per la quale non sarà più richiesta l’identificazione personale degli utilizzatori. Tra le novità in progetto c’è anche l’istituzione del domicilio digitale, ovvero una casella di posta certificata gratuita che ciascun cittadino avrà diritto di ottenere all’atto della richiesta della carta d’identità elettronica o del documento unificato.

Letta ha istituito inoltre un tavolo permanente che dovrà riferire direttamente al Presidente del Consiglio e ad un collegio di ministri competenti che sarà presieduto da Francesco Caio nominato commissario per l’attuazione dell’Agenda digitale.

venerdì 14 giugno 2013

Sky rilancia con 6 video-portali per i nuovi telespettatori

Sky rilancia con Skytg24.it, Skysporthd.it, Skymag e SkyArte e a breve arriveranno anche Sky Cinema e Sky Uno. Si parla di video-portali gratuiti per tutti gli utenti. La fruizione mobile è diventata una priorità. Sky oggi ha inaugurato i nuovi canali online Skytg24.it, Skysporthd.it, Skymag e SkyArte. Siti monotematici e grafica rinnovata in ogni dettaglio per riproporre ogni contenuto già trasmesso via satellite. Si tratta di un ecosistema digitale che punta a intercettare tutti gli utenti, non solo gli abbonati, con news e video a profusione. Ovviamente in totale gratuità. Senza contare le funzioni social di condivisione e segnalazione. A luglio poi arriveranno anche Sky Cinema e Sky Uno; anche loro accessibili tramite ogni tipo di dispositivo portatile. I video-portali guardano al presente e al futuro della fruizione in movimento. D'altronde la stessa app Sky Go vanta già 1,6 milioni di clienti attivi, e come si è scoperto recentemente è fra le applicazioni più apprezzate dagli italiani. Secondo le stime Sky il 60% dei suoi clienti dispone di uno smartphone, contro una media nazionale del 30%, e almeno il 35% ha anche un tablet, contro la meda dell'11%. Se si considera che il sito mobile registra circa 1 milione di utenti unici al mese, di fatto vuol dire che circa il 20% dell'utenza Sky naviga su mobile. Insomma, i tempi sono maturi per un'offerta profilata che possa essere sganciata dal satellite. Nel Regno Unito l'app Sky Go Extra consente già di acquistare contenuti video; tutti si domandano quando possa giungere il momento dell'Italia. ''La presenza di Sky sul web compie oggi una significativa evoluzione, grazie a una esperienza di navigazione totalmente rinnovata, incentrata su qualità dei contenuti, innovazione e multimedialità. Un percorso che sposa la vocazione all'eccellenza di Sky e rappresenta la continuazione online delle tante innovazioni che negli ultimi mesi hanno rivoluzionato la user experience dei nostri abbonati", ha commentato Nicola Novellone, Web & Digital Director Sky Italia. "La nascita di siti verticali dedicati alle nostre aree tematiche, l'approccio multi-device che favorisce le diverse modalità di fruizione e un'area dedicata ai video sempre più ricca, rendono il mondo digitale di Sky la naturale destinazione per chi cerca ricchezza dei contenuti, informazione autorevole, interazione con il mondo social e piena godibilità del mondo di Internet''.

martedì 11 giugno 2013

Aggiornamenti Sat 11/06/2013

Eutelsat 16A, 16°E (08h17) Digit Alb: Un nuovo canale in DVB-S2 : STV Folk (Albania), su 10928.25MHz, pol.H SR:30000 FEC:3/5 SID:1024 PID:350[MPEG-4]/351 Albanese - Conax. (08h18) Total TV: PID è cambiato per Croatian Music Channel: 11010.92MHz, pol.V: PID:217/3171 Croato SID:1417 (11010.92MHz, pol.V SR:27500 FEC:5/6 - VideoGuard). (08h18) Total TV: PID è cambiato per Mini TV: 11010.92MHz, pol.V: PID:217/3171 Croato SID:1417 (11010.92MHz, pol.V SR:27500 FEC:5/6 - VideoGuard). (08h18) Total TV: PID è cambiato per Fox Movies Eastern Europe: 11470.75MHz, pol.H: PID:35/36 Inglese SID:812 (11470.75MHz, pol.H SR:30000 FEC:7/8 - VideoGuard). (08h17) Digit Alb: Planet TV (Albania) ha lasciato 10928.25MHz, pol.H (DVB-S2 SID:1024 PID:350[MPEG-4]/351 Albanese), non è più trasmesso da satellite in Europa. Eutelsat 36B, 36°E (08h14) Multichoice Africa: Un nuovo canale in DVB-S : TCV Internacional (Capo Verde), su 11727.00MHz, pol.V SR:27500 FEC:3/4 SID:20003 PID:141/143 Portoghese - Irdeto 2. (08h15) Multichoice Africa: Un nuovo canale in DVB-S : Disney Junior Portugal (Portogallo), su 11727.00MHz, pol.V SR:27500 FEC:3/4 SID:20006 PID:171/173 Portoghese - Irdeto 2. (08h14) Multichoice Africa: Nuova frequenza per Afro Music Channel: 11727.00MHz, pol.V (DVB-S SR:27500 FEC:3/4 SID:20005 PID:161/163 Portoghese- Irdeto 2).

venerdì 7 giugno 2013

Samsung Tv 4K

Samsung ha realizzato i primi televisori con risoluzione 4K. Il primo tv realizzato compatibile con il formato 4K era un prodotto considerato di fascia altissima, in quanto il suo costo era di 40.000 dollari poiché oltre alla compatibilità con il formato 4K il tv ha una diagonale di ben 85 pollici. L'azienda Sud Coreana ha deciso di immettere due nuovi prodotti 4K sul mercato ,ma con dimensioni e prezzi notevolmente inferiori. I due nuovi tv avranno rispettivamente la dimensione di 65 e 55 pollici, e verranno venduti all'equivalente di 8000 e 5700 dollari. Oltre alla risoluzione dello schermo non si hanno dettagli tecnici, ma si sa che probabilmente Samsung integrerà nei due dispositivi l'Evolution Kit, una “scatola nera” con elettronica di gestione e CPU separate dal pannello. Le due nuove versioni di televisori Samsung attualmente sono pensate per il mercato Coreano, nel quale verranno messi in vendita a partire dal prossimo primo Luglio.

Lanciato con successo il satellite SES-6 della flotta SES

SES è lieta di annunciare il successo del lancio del satellite SES-6, tramite un vettore ILS Proton Breeze M. Il lancio è stato effettuato il 3 Giugno 2013 alle ore 15:18:31, ora di Baikonur (11:18:31 CET e 05:38:31 EDT). Dopo una missione durata 15 ore e 31 minuti, il razzo Proton Breeze M ha rilasciato il satellite SES-6 direttamente nell’orbita di trasferimento geostazionaria. Subito dopo il successo del lancio, SES ha annunciato inoltre la firma di un importante accordo pluriennale di fornitura di capacità con Oi, gruppo di telecomunicazioni in Brasile. Oi utilizzerà la capacità su SES-6 per offrire servizi Direct-to-Home in Brasile e diventa, con questo accordo, il maggiore utilizzatore del nuovo satellite. “Grazie al satellite SES-6, Oi avrà a disposizione ulteriore capacità di banda, proprio nel momento cruciale del lancio dei servizi di pay-TV “, ha dichiarato James Meaney, COO (Chief Operating Officer) di Oi. “In questo modo potremo soddisfare rapidamente le richieste degli utenti per una più ampia scelta di canali, molti dei quali in alta definizione”. “Questo importante contratto di capacità, relativo a gran parte dei transponder in banda Ku del satellite SES-6, permetterà a Oi di lanciare una nuova piattaforma DTH per il mercato brasiliano”, ha affermato Romain Bausch, presidente e CEO di SES. “In un mercato estremamente importante e caratterizzato da una crescita dinamica, questo contratto rappresenta per noi una pietra miliare e dimostra come i satelliti supportino fattivamente le società di telecomunicazioni nello sviluppo e nella fornitura di servizi ibridi triple play e quadruple play. Dopo la sostituzione anticipata del satellite NSS-806 e l’aggiunta di ulteriore capacità in banda C, l’investimento nel satellite SES-6 evidenzia il nostro impegno nel mercato dell’America Latina e lo sviluppo di un importante bouquet video nella posizione orbitale a 40,5 gradi ovest”. SES-6 sostituisce il satellite NSS-806 di SES nella posizione orbitale a 40,5 gradi ovest, ciò garantisce la continuità del servizio e consente l’espansione della capacità in banda C per i bouquet video in America Latina e Caraibi. SES-6 offre una copertura completa di Nord America, America Latina, Europa e Oceano Atlantico. Costruito da EADS Astrium di Tolosa (Francia) sulla base dell’affidabile piattaforma Eurostar E3000, il satellite dispone di 43 transponder in banda C e 48 in banda Ku. SES-6 pesa 6.100 kg e i pannelli solari, dopo la collocazione in orbita, si estendono per una lunghezza di 40 m. La potenza di emissione del satellite, al termine del suo ciclo di vita progettuale di 15 anni, sarà di 13 kW. “Desideriamo ringraziare Astrium e ILS per il successo della missione SES-6. Il 53° satellite della flotta globale di SES fornisce un notevole aumento di capacità in uno slot orbitale strategico nelle Americhe e consente sia una valida offerta DTH in Brasile sia la distribuzione via cavo in America Latina e Caraibi. Lavoreremo a stretto contatto con Oi per sviluppare e proporre questi nuovi servizi al pubblico brasiliano”, ha concluso Romain Bausch, presidente e CEO di SES.

giovedì 6 giugno 2013

Tv locali: sgravi fiscali, Internet e social network per il rilancio

Il comparto radiofonico e televisivo tradizionale sta affrontando un periodo di fortissima crisi derivante dalla crisi economica, nonché dalla concorrenza operata dalle nuove piattaforme, le quali stanno anche modificando abitudini e preferenze degli utenti nella scelta e nelle modalità di fruizione dei contenuti, mettendo in discussione il modello di trasmissione generalista e la diffusione a carattere lineare. E’ quanto emerso nell’intervento di Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo e presidente Aeranti, all’ottava edizione del RadioTv Forum, al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il Viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà, il Commissario Agcom Antonio Preto, il Presidente della FUB Alessandro Luciano, i presidenti di diversi Corecom. Nella due giorni a Roma, 28 e 29 maggio, hanno partecipato imprese radiofoniche e televisive e di operatori del settore, per un totale di 3.180 presenze. «Tutto ciò ha generato — ha affermato Rossignoli — crescenti difficoltà del mercato pubblicitario, con una rilevante contrazione dei relativi ricavi, che rappresentano, da sempre, la principale fonte di finanziamento dell’attività aziendale. In questo contesto — ha proseguito Rossignoli — al fine di evitare un drastico ridimensionamento del comparto, che dà occupazione a circa diecimila lavoratori dipendenti e ad altrettanti collaboratori, sono necessarie forti iniziative a livello governativo per la ripresa del mercato pubblicitario e per favorire l’accesso al credito bancario da parte delle imprese». Proprio parlando di risorse per il settore, Rossignoli ha affermato che sono assolutamente necessarie, nell’immediato, norme di indirizzo del mercato pubblicitario come sgravi di imposta per le aziende che acquistano spazi pubblicitari sulla emittenza locale, in quanto la pubblicità attraverso radio e tv locali rappresenta uno dei principali mezzi per la conoscenza dei prodotti e dei servizi delle piccole e delle medie imprese, sicché un sostegno statale a tale tipologia di investimento pubblicitario non è solo un sostegno alle imprese radiotelevisive, ma costituisce anche un elemento propulsivo per la ripresa dei consumi. Rossignoli ha affermato che le emittenti locali devono avviare strategie di sviluppo sulle nuove piattaforme tecnologiche, affiancando alla trasmissione terrestre tradizionale, la diffusione via internet, anche tramite tablet e smartphone, e integrando la propria offerta attraverso l’uso sinergico dei social network. Con riferimento alla questione dell’ordinamento automatico dei canali della tv digitale (LCN), Rossignoli ha rilevato che la nuova disciplina adottata dall’Agcom penalizza fortemente l’emittenza locale, riducendo drasticamente le relative numerazioni dei primi due archi che passano da 78 a 26. Inoltre, la riserva di alcune numerazioni alle tv locali facenti parte di syndication penalizza proprio tali emittenti, in quanto le stesse, in caso di cessazione del rapporto di consorzio o di intesa, perderebbero il diritto alla numerazione ottenuta. In relazione a tutto ciò, molte tv locali di Aeranti-Corallo hanno proposto ricorso al Tar Lazio per chiedere l’annullamento della nuova regolamentazione. Rossignoli ha quindi chiesto che le frequenze di almeno una delle tre reti del cosiddetto “ex-beauty contest” (che, in base alla delibera n. 277/13/CONS della Agcom, non verranno più poste all’asta), vengano utilizzate per risolvere le numerose problematiche interferenziali che affliggono il comparto televisivo locale, a seguito della transizione alle trasmissioni digitali terrestri. Rossignoli ha poi aggiunto che occorre definire al più presto i tempi e le modalità per le modifiche di destinazione della banda 700 MHz (canali 49-60 Uhf), in modo tale da non recare ulteriori disagi al comparto televisivo locale. Infine, con riferimento alla destinazione dei canali 61-69 UHF ai servizi di comunicazione mobile di larga banda, Rossignoli ha sollecitato attenzione al tema della compatibilità tra gli impianti di trasmissione televisiva e quelli dei servizi LTE. Luigi Bardelli, componente dell’esecutivo Aeranti-Corallo, ha evidenziato l’importanza che venga acquisita una mentalità che veda l’emittenza locale come un polo importante nell’assetto radiotelevisivo italiano. «L’emittenza locale — ha proseguito Bardelli — rappresenta una valore per tutto il Paese; nel comparto operano migliaia di lavoratori, vi sono oltre 2000 giornalisti e tutto il settore garantisce il pluralismo informativo». Le imprese radiofoniche e televisive locali, ha affermato Bardelli, raccontano ogni giorno i fatti dei territori e rappresentano una specificità italiana, non mutuata dall’Europa. «Dare dignità al comparto significa, ad esempio, che nel riassetto dell’assegnazione delle frequenze non si può pensare che l’emittenza locale non esista. Considerare l’emittenza locale significa — ha proseguito Bardelli — che, nel predisporre i bandi di gara per la riassegnazione dei numeri LCN, occorre tener conto del valore intrinseco e specifico di chi opera nel settore». Antonio Catricalà si è impegnato a garantire un continuo confronto con il settore e con le associazioni di categoria. Il Viceministro ha poi affermato che ci sono spazi per la semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese e per l’incentivazione del mercato pubblicitario. L’intervento del Viceministro Catricalà ha poi toccato un tema particolarmente sensibile per le emittenti locali, quello dei contributi: in riferimento al bando per le misure di sostegno tv locali per il 2013, ha affermato che lo stesso sarà firmato quanto prima e ha poi promesso il proprio interessamento per dare soluzione alla problematica dei fondi arretrati. Il Commissario Agcom Antonio Preto ha sottolineato, nel proprio intervento, due macrotendenze in atto: la convergenza e la globalizzazione dell’offerta dei contenuti. Le emittenti locali — ha proseguito Preto — hanno gli spazi per individuare e rafforzare i propri vantaggi competitivi. La vicinanza con il territorio e il peso del contesto linguistico e locale sulle abitudini di consumo degli utenti italiani sono il presente e anche il futuro cui devono guardare le emittenti locali, tutto ciò anche in considerazione del declino della televisione generalista e del boom dell’offerta tematica. Con riferimento alla questione LCN, il Commissario Preto ha affermato di aver segnalato al Consiglio alcune sue perplessità circa la compatibilità della scelta fatta con il quadro normativo vigente; infatti, a suo parere, la decisione di assegnare una riserva di numerazione a consorzi di emittenti locali, poiché non espressamente prevista dal legislatore, potrebbe porsi in contrasto con lo spirito della normativa del settore ed esporre l’Autorità al rischio di un nuovo contenzioso giurisdizionale. Il Presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom Filippo Lucci ha affermato che le emittenti locali forniscono un servizio prezioso per l’informazione locale, e che, pertanto, diventa fondamentale salvaguardare tale patrimonio. In conclusione del convegno di apertura è intervenuto il Segretario generale della Fnsi Franco Siddi, il quale ha affermato che ognuno è chiamato, per la propria parte, a salvaguardare e sviluppare un sistema che fa parte della vita di tutti, quello delle emittenti locali. «Questo sistema — ha proseguito Siddi — deve essere tutelato perché rappresenta un elemento strategico per la vita pubblica». Riferendosi al nuovo regolamento per i contributi all’emittenza locale, a parere di Siddi, lo stesso deve andare in favore dello sviluppo della capacità delle imprese di produrre informazione e anche attività culturale, con un maggior peso al ruolo dei giornalisti. Riferendosi alla proposta formulata sugli sgravi fiscali per chi investe in pubblicità sulle emittenti locali, Siddi ha detto di condividerla, in quanto concedere tali sgravi significa incentivare la ripresa economica e produttiva sul territorio. Tra i numerosi incontri dell’evento, molto interessante è stato il seminario sugli scenari evolutivi per radio e tv locali, nuovi modelli di business e nuove piattaforme. Paolo Alagia, dell’Ufficio studi e osservatorio della Direzione Analisi dei mercati, concorrenza e studi dell’Agcom, ha illustrato il rapporto SCREEN realizzato dall’Agcom; è stata poi la volta di Enrico Menduni (Ordinario al Dams dell’Università Roma 3) che si è soffermato sulle opportunità per le emittenti televisive e radiofoniche locali offerte dai nuovi scenari digitali, mentre Gianni Celata (Docente di economia dell’informazione e della comunicazione all’Università La Sapienza di Roma) ha affrontato l’interazione con i social net-work e YouTube. Bruno Zambardino (coordinatore operativo Istituto di Economia dei Media Fondazione Rosselli) ha analizzato le nuove tendenze in atto e i possibili modelli di sviluppo per le tv locali.