martedì 26 novembre 2013

Internet, Caio: il traffico dati sta per saturare la rete Telecom



Arriva un momento in cui la crescita del traffico dati sulla rete arriva al collo di bottiglia, è il momento in cui non bastano più gli aggiustamenti e gli investimenti marginali ma bisogna intervenire nel cuore dell’architettura. Il rischio è arrivare al momento in cui la rete non regge quando è troppo tardi».

Lo afferma in un’intervista all’inserto di Repubblica Affari & Finanza, Francesco Caio, neo commissario per l’Agenda Digitale, scelto dal premier Enrico Letta per redigere un rapporto sullo stato degli investimenti sulla rete di comunicazione del Paese, e per valutare se i gestori saranno in grado di rispettare gli impegni presi sulla banda larga in sede europea.

«E’ una missione di verifica. – afferma Caio – Nell’ambito dell’Agenda Digitale europea è stata ribadita non solo l’implementazione delle applicazioni di e-government ma anche la diffusione della banda larga e ultralarga in vista degli obiettivi di Europa 2020: raggiungere la totalità della popolazione con almeno 30 megabit al secondo e almeno il 50% della popolazione con 100 megabit».

«Abbiamo deciso di creare un piccolo team di esperti, e ho suggerito Gerard Pogorel e Scott Marcus che hanno la caratura tecnologica e l’esperienza internazionale ed europea nel settore. Insieme valuteremo i piani di investimento dei gestori e faremo riferimento a dati e competenze del ministero per lo Sviluppo Economico/Comunicazioni, dell’Agcom e della Fondazione Ugo Bordoni, che già in parte hanno svolto questo lavoro».

Quali sono i rimedi per la rete italiana? – chiede Marco Panara di Repubblica – «In Europa siamo arrivati ad un livello di traffico che richiede un ampliamento della copertura con fibra avvicinandola alla casa dei clienti portandola fino agli armadi stradali».

Parlando della rete Telecom, Caio spiega che «al momento quello che dobbiamo fare è verificare la congruità dei piani di investimento rispetto agli obiettivi europei. Se troveremo che ci sono dei gap tra i piani e gli obiettivi si valuterà. Quello che vediamo tuttavia è che nel mondo la rete di accesso ha spesso caratteristiche da monopolio naturale; le duplicazioni ci sono dove c’è la tv via cavo e in qualche situazione locale ad altissima densità di popolazione».

«L’evoluzione della rete è parte integrante dell’Agenda Digitale, che riguarda la digitalizzazione delle Amministrazioni ma anche la capacità dei cittadini e delle imprese di accedervi e quindi la diffusione e la qualità della rete», conclude Caio.

martedì 19 novembre 2013

Il nostro cellulare anche quando è spento continua a spiarci






In 24 ore, il nostro cellulare invia qualcosa come 350 mila richieste a 315 server, molte a nostra insaputa e anche quando è inattivo.

Li portiamo con noi ovunque, non ce ne separiamo neanche quando dormiamo, sono spesso e volentieri il terzo incomodo anche durante una cena romantica: sono i nostri cellulari, i quali però non sembra ci ripaghino degnamente di tanta affezione.

Lo dimostra uno studio di Channel 4 News, secondo cui nell'arco di 24 ore, il nostro beneamato dispositivo invia qualcosa come 350 mila richieste a 315 server, molte a nostra insaputa e anche quando è inattivo.

Alcuni di questi messaggi hanno la loro utilità - servono, ad esempio, ad aggiornare le funzioni e le app del telefonino - ma molti altri, quelli che comunicano la nostra posizione o l'identificativo del telefono, altro non fanno che renderci bersaglio delle nuove e sempre più subdole forme di pubblicità mirata.

Per verificare quelli che per molti sono dei semplici sospetti, Channel 4 News ha lanciato il progetto Data Baby, creando una finta identità virtuale e monitorando 'la vita segreta' del cellulare grazie a un dispositivo creato appositamente dalla società MWR Infosecurity. Come parte dell'esperimento sono state scaricate 30 app tra le più popolari di Android - da WhatsApp a Candy Crush Saga, da Google Translate a Skype.

In 24 ore, il telefonino di Data Baby ha inviato oltre 144 mila 'pacchetti' di informazioni: alcuni di questi contenevano immagini e testi da pagine web, altri l'esatta posizione del dispositivo, inviata a società pubblicitarie negli Usa e in Ucraina, come zigi.com e mopub.com.

L'identificativo del cellulare è stato inviato, sempre nell'arco di 24 ore, una dozzina di volte, anche in momenti in cui il cellulare era inattivo e, soprattutto, all'insaputa del proprietario utilizzando la connessione internet.

Gli inserzionisti utilizzano queste informazioni, insieme ai dettagli del modello di telefonino e del browser usato, per inviare agli utenti pubblicità mirate.

Rob Miller di MWR ha sottolineato come "quando si usa Facebook, ovviamente, i dati inviati saranno le foto e le info visualizzate, ma anche le informazioni sulla posizione e l'IMEI del cellulare".

Il flusso dei dati è attivo anche quando il cellulare non lo è: Channel 4 News ha potuto constatare che in 45 minuti in cui il dispositivo era spento, sono stati inviati 35 mila pacchetti.

"La cosa interessante e che potrebbe sorprendere molti è che il cellulare è sempre attivo e così anche le applicazioni, che continuano a comunicare anche quando il dispositivo non è in uso", ha aggiunto Miller.

giovedì 14 novembre 2013

Il GPS è sul parabrezza dell'auto


Al momento è disponibile solo la versione del software disponibile con i dispositivi Apple; la versione per Android arriverà a febbraio del prossimo anno. L'App, attraverso iPhone e iPad, proietta sul parabrezza i dati necessari alla guida: velocità del veicolo, geolocalizzazione, con il GPS integrato nel dispositivo, lo sviluppo del percorso stradale, lo spazio che separa dai cambi di direzione. Le curve più pericolose sono segnalate con il cololre rosso.

HudWay non ha bisogno di un vetro particolare ed è gratuita se si accetta la pubblicità. La versione priva di spot è tariffata a 99 centesimi. È scaricabile da iTunes.

Una volta inseriti gli elementi utili alla determinazione dell'itinerario, basta collocare il dispositivo sul cruscotto, meglio se su una superficie d'appoggio non sdrucciolevole, per vederlo sul parabrezza. Non serve un proiettore.

L'App è idonea a situazioni di guida notturna, di oscurità o di scarsa visibilità, di forti intemperie e nebbia. In pieno giorno la visione delle immagini è difficoltosa.

domenica 10 novembre 2013

Rai e Valle d’Aosta per sperimentazione tv 3D, 4K e app multiscreen


Il Direttore Generale della Rai, Luigi Gubitosi, ed il Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, hanno siglato mercoledì 6 novembre un accordo per la sperimentazione tecnologica di sistemi di ripresa 3D e 4K e di applicazioni multischermo per cittadini e piccole medie imprese.

Nell’ambito di questo Accordo, attraverso la Direzione Strategie Tecnologiche, potranno essere realizzate produzioni audiovisive con formati innovativi (3D, 4k e audio multicanale) sulle eccellenze artistiche ed ambientali della Valle d’Aosta da utilizzare per la promozione turistica del territorio.

Inoltre si potranno sviluppare applicazioni multimediali di realtà aumentata ed interattività per fornire informazioni geografiche, storiche, culturali ed enogastronomiche. L’accordo consentirà di sperimentare nuove tecnologie di diffusione quali il DVB-T2 anche nella versione “lite” adatta alla ricezione in mobilità.

Potranno avviarsi anche sperimentazioni di servizi innovativi su piattaforma DAB+ ed essere definiti servizi interattivi multilingua a vantaggio delle minoranze etniche e linguistiche e delle tradizioni popolari valdostane. Con l’obiettivo della valorizzazione della piccola media impresa del territorio, potranno essere individuati servizi fruibili sulle varie piattaforme di comunicazione rivolti al cittadino, alle imprese ed alla Pubblica Amministrazione nell’ambito, tra l’altro, della Sanità, dell’ Infomobilità e della Sicurezza.

mercoledì 6 novembre 2013

Samsung W2014, primo e costosissimo Flip Phone con Snapdragon 800


o scopo di realizzare uno smartphone del genere è senz’altro quello di stupire. Samsung ha infatti appena mostrato un nuovo dispositivo con nome in codice W2014, che vedete in foto, e lo ha dotato di un comparto hardware da primo della classe nonostante si tratti di un dispositivo con design a conchiglia (flip phone), design che inizialmente si potrebbe associare ad un device non top di gamma.

Sul Samsung SCH-W2014 è installata una CPU Snapdragon 800 quad-core da 2,3 GHz, 2 GB di RAM, fotocamera posteriore da 13 megapixel, fotocamera anteriore da 2 megapixel, memoria interna da 32 GB, slot per microSD, slot dual SIM, display da 3,7 pollici Super AMOLED con risoluzione 800 x 480 pixel, batteria removibile da 1.900 mAh ed Android 4.3 Jelly Bean.

Il suo peso è di 173,5 grammi e gli ha conferito il titolo di dispositivo più leggero all’evento “Heart Of The World” tenutosi la scorsa notte a Nanjing, in Cina. Il prezzo? Sicuramente non abbordabile per molti, dato che si parla di ben 1.640 dollari (circa 1.200 euro), il che lo porta ad essere presente nella categoria degli smartphone di lusso.